Il 2015 sia per i filippini l’Anno del Signore.

"E' l’auspicio espresso dal Presidente della Conferenza episcopale filippina (Cbcp) mons. Socrates B. Villegas:
"Il 2015 sarà un anno del Signore come tutti gli altri, ma facciamo in modo che esso lo sia veramente lodandoLo, pregandoLo, amandoLo e seguendoLo per sempre”, scrive l’arcivescovo di Lingayen Dagupan. “Se riempiremo ogni giorno dell’anno di amore; se affronteremo con speranza ogni difficoltà che incontreremo; se condivideremo senza timori con tutti la nostra fede gioiosa in Dio che ci ama, l’anno che verrà sarà sì normale, ma anche memorabile per l’amore, la fede e la speranza che metteremo in ogni suo giorno”.
Nel messaggio mons. Villegas ricorda che il 2015 sarà per la Chiesa universale anche l’Anno della Vita Consacrata, “un invito – afferma – a ringraziare il Signore per il dono dei religiosi e delle religiose che ci ricorda, mentre siamo in terra il divino che è nei cieli. La loro vita di castità, povertà e obbedienza sono segni che Dio è tra i Suoi popoli”.
Nella Chiesa filippina poi si celebrerà “l’Anno dei Poveri”, indetto dai vescovi nell’ambito dei preparativi per il 500.mo anniversario dell’evangelizzazione delle Filippine che sarà celebrato nel 2021.
Per 12 mesi in tutte le diocesi del Paese si susseguiranno eventi e celebrazioni assieme a progetti speciali e a iniziative per lo sviluppo a favore dei poveri.
Un'occasione dunque per rivolgere lo sguardo a Cristo, il povero per eccellenza:
“Nella nostra povertà il Signore è il nostro tesoro”, sottolinea mons. Villegas.
Nel messaggio non poteva infine mancare il riferimento all’ormai imminente viaggio apostolico in Asia di Papa Francesco.
Esso “sarà un momento straordinario di grazia per le Filippine”, afferma mons. Villegas prima di concludere con gli auguri.>


DALLE FILIPPINE - (8 novembre 2013)

Tifone Filippine

L'8 Novembre 2013, era un giorno sconvolgente per il popolo Filippino.
La città di Tacloban circa 400 chilometri nord-est dalla mia città, Bacolod era colpita dal tifone che l'ha trasformata come un deserto pieno di corpi morti.
C'erano così tanti che fino ad oggi non sono mai stati ritrovati.
Questa tragedia ci ha fatto riflettere sulla nostra vita e sulla nostra fede.

Alcuni dicono forse Dio ci ha punito per causa dei nostri peccati.
Ma subito qualche giorno dopo è arrivato l'aiuto dai paesi lontani e vicini.

Tifone Filippine La tragedia che ha sconvolto il paese è diventato un momento di solidarietà; era una grande affermazione che Dio non ci ha punito, Dio non ci ha abbandonato è veramente presente nella realtà che il paese sta affrontando.
La tragedia ha fatto presente l'amore e la fratellanza nonostante la diversità di cultura, razza e fede.
Questa bella città di Piansano che considero tuttora la mia casa, ha contribuito al raggio di speranza che continua ad illuminare il popolo devastato.
Nel 29 Marzo 2014 la millesima barchetta che viene dalla vostra .generosità è stata consegnata al Sig. Rolando Pamplona, 44 anni.
Egli ha visto insieme a sua figlia, la piccola Ma. Luisa di 2 anni, un'onda gigantissima divorare la moglie e il figlio di solo due giorni.
Dopo che Rolando ha ricevuto la barchetta ha dovuto affrontare un altro problema lasciar andare i figli con la nonna in un'altra provincia, un'altra isola.
Rolando non ha avuto altra scelta che lasciare andare i figli per poter pescare sperando un giorno di riunirsi di nuovo ai suoi figli.
Questa storia di vita di Rolando è triste ed amara ma a poco a poco lui come gli altri sicuramente riprenderanno la speranza di vivere grazie alla vostra generosità.
Il 15 gennaio 2015, il S. Padre verrà a trovare la città di Tac1oban; sarà un' altra affermazione del grande amore di Dio verso i suoi figli.


Padre Noli Blancoflor


Tifone Filippine

Purtroppo, l'11 maggio di quest'anno, un altro violento tifone ha colpito il nordest delle Filippine ed ha ucciso almeno 2 persone e costretto circa 3.500 persone a lasciare le loro case, soprattutto sulla costa e in montagna. Il tifone Noul si è poi attenuato dopo aver causato frane e smottamenti nella città costiera di Santa Ana, nella regione di Cagayan.

Filippine.
Chiesa ai giovani: promuovete pace anche sul web


Essere“agenti di pace” anche sul web, coltivando “una cultura della positività”: questo l’appello della Commissione episcopale per i giovani (Ecy) della Chiesa filippina, contenuto in un’intervista rilasciata a “Radio Veritas” da padre Conegundo Garganta, segretario generale dell’Ecy.
“I giovani fedeli - ha detto il sacerdote – devono fare la loro parte nel tracciare la strada per un ambiente sociale che tenda di più alla pace ed all’armonia, senza lasciare spazi alle ideologie estremiste”.
Social media per solidarietà In quest’ottica, padre Garganta ha sottolineato il ruolo dei social media, definendoli “strumenti che tutti possono usare per promuovere iniziative in favore della vita e della solidarietà”. Nell’intervista, il sacerdote ha messo in guardia dall’uso che il sedicente “Stato Islamico” fa dei social network, attraverso i quali recluta giovani tra i suoi miliziani, utilizzando una sorta di “propaganda hi-tech”.
Di qui, l’appello dell’Ecy anche agli adulti “affinché si schierino in favore della famiglia e della vita, attraverso la promozione di programmi a tutela dei valori cristiani e in difesa dell’unità e della pace nel mondo”. (I.P.)


Card. Tagle: Fede e musica, segreti della Chiesa filippina che sempre rinasce dai disastri L'arcivescovo di Manila saluta Francesco dopo la messa nella cattedrale dell'Immacolata Concezione: "Questa chiesa è stata distrutta sette volte ma è sempre rinata dalle macerie. La vostra visita è come un incendio, che non distrugge ma purifica, e come un terremoto che non devasta ma risveglia". Il testo completo del discorso.(Leggi)