Al tempo di Gesù:
Betlemme è una città conosciuta. E' là che 1000 anni prima è nato il grande re Davide. Al tempo di
quel re Israele era un popolo libero, ora, invece, il paese è occupato dai romani. Per controllare meglio la raccolta delle
tasse, l'imperatore romano, Cesare Augusto (30 a.C. - 14 d.C.), organizza un censimento della popolazione. E così Giuseppe
Maria si recano a Bedemme per farsi registrare. La locanda è piena di gente ed essi non riescono a trovare un alloggio.
Per questo sono costretti a cercare un riparo di fortuna: una stalla o una grotta. E' lì che nasce Gesù. La sua prima culla
è una mangiatoia per il bestiame.
Al tempo dei Vangeli:
Oggi, quando nasce un bambino si fanno subito delle foto: così si potranno
ricordare i suoi primi sguardi, i primi sorrisi, e poi i primi passi. Ma all'epoca di Gesù non si usa fare né un resoconto,
né un atto di nascita che specifica il luogo e la data, e poi le foto non esistono ancora! Quando, 80 anni più tardi, Luca
vuol evocare la nascita di Gesù non dispone di alcun documento. Allora si servirà dei ricordi personali di Maria. Grazie ad
essi, egli può comporre una pagina meravigliosa in cui figurano gli angeli, la luce, i canti, la gloria. Quello che egli offre
non è un resoconto dettagliato della nascita di un bambino: gli interessa piuttosto farci entrare con stupore nel suo racconto
della vita di Gesù. A quelli che attendono un messia guerriero, che scaccerà i romani, Luca mostra un Dio che porta la pace.
A quanti credono ad un Dio terribile e lontano, egli mostra un Dio che si fa bambino. A quelli che pensano che Dio si rivolga
innanzitutto ai grandi e ai ricchi, egli rivela la preferenza di Dio per la gente disprezzata: come i pastori delle campagne
di Betlemme..
Il testo Evangelico
In quei giorni un decreto di Cesare Augusto ordinò che si facesse il censimento di tutta la terra. Questo primo censimento fu fatto quando era
governatore della Siria Quirinio. Andavano tutti a farsi registrare, ciascuno nella sua città. Anche Giuseppe, che era
della casa e della famiglia di Davide, dalla città di Nazaret e dalla Galilea salì in Giudea alla città di Davide, chiamata
Betlemme, per farsi registrare insieme con Maria sua sposa, che era incinta. Ora, mentre si trovavano in quel luogo, si
compirono per lei i giorni del parto. Diede alla luce il suo figlio primogenito, lo avvolse in fasce e lo depose in una
mangiatoia, perché non c'era posto per loro nell'albergo. C'erano in quella regione alcuni pastori che vegliavano di notte
facendo la guardia al loro gregge. Un angelo del Signore si presentò davanti a loro e la gloria del Signore li avvolse di
luce. Essi furono presi da grande spavento, ma l'angelo disse loro: "Non temete, ecco vi annunzio una grande gioia, che
sarà di tutto il popolo: oggi vi è nato nella città di Davide un salvatore, che è il Cristo Signore. 12 Questo per voi il
segno: troverete un bambino avvolto in fasce, che giace in una mangiatoia". E subito apparve con l'angelo una moltitudine
dell'esercito celeste che lodava Dio e diceva: "Gloria a Dio nel più alto dei cielie pace in terra agli uomini che egli ama".
(Vangelo secondo Luca, c.2, vv. 1-14)
Per comprendere meglio il testo
l. Cerca i titoli nuovi che vengono riconosciuti a Gesù in questo testo.
2. Cerca il loro significato nel vocabolario.
3. Quale ruolo ha l'angelo in questo racconto di Luca?
4. Cerca nel testo una frase che potrebbe figurare come titolo,
5. Trova sulla cartina della Palestina Betlemme, Qual è la lunghezza approssimativa dei percorso Nazaret - Betlemme?
Per vivere oggi
I PASTORI E I PICCOLI
I pastori rappresentano qui i piccoli di ogni tempo! Essere "piccoli" noti ha niente a che
vedere con la statura. Essere "piccoli" vuol dire essere considerad senza importanza: i "piccoli" non hanno diritto alla
stessa dignità, allo stesso rispetto di tutti, non sono ascoltad e non hanno diritto, come gli altri, alla loro parte di
felicità... Nessuno sceglie di essere "piccolo" a questo modo... Sono la dimenticanza da parte degli uomini, il loro egoismo
e disprezzo che costringono ad esserlo... Dio, invece, che è un Padre pieno di tenerezza , vuol offrire a tutti i suoi figli
la stessa parte di felicità.
NUMEROSI
I " piccoli " sono numerosi: è gente che non ha pane, né casa, né lavoro. Non hanno niente e sono messi da
parte, non hanno di che vivere. Li si emargina. Ma i "piccoli" hanno, come tutti gli altri, un cuore pieno di amore, e hanno
il desiderio di essere "grandi" proprio come gli altri. Dio riserva le sue preferenze ai "piccoli". A quelli che non hanno
nulla, che mancano d'amore e di attenzione, Dio viene a donare tutto il suo amore e tutta la sua attenzione. Per questo viene
a nascere e ad abitare in mezzo a quelli che si sentono soli ed abbandonati.
UNA GRANDE GIOIA
I "piccoli" attendono: hanno talmente bisogno di amore che il loro cuore e fl loro spirito sono
sempre pronti ad accogliere questa Buona novella: Dio diventa un bambino della terra! Nasce "piccolo" in mezzo al "piccoli".
Viene a condividere la loro vita. Ormai essi lo credono veramente: poiché Dio è nato in mezzo a loro, sono salvi. Nessuno è
fatto per essere "piccolo". Tutti gli abitanti della terra sono nati per essere grandi, a immagine di Dio, per aver il loro
posto ed essere amati. Quale grande gioia!