Al tempo di Gesù:
Sono molte le persone che seguono Gesù lungo le strade della Palestina. Si domandano: "Chi e
quest'uomo? Insegna cose nuove. Guarisce i malati. Entra nella casa di tutti. Dice quello che pensa, anche riguardo alla
religione". Giovanni il Battista è stato decapitato da Erode. Gesù è forse Giovanni il Battista che è risuscitato? Si dice
che il profeta Elia sia salito al cielo senza morire, e per questo si attende il suo ritorno. Gesù è forse Elia che è
ritornato? Nel passato Dio ha inviato dei profeti: Isaia, Geremia, Ezechiele. Gesù è forse un profeta? E vero che si attende
anche un Messia, uno che ha ricevuto l'unzione regale come Davide e che deve liberare il suo popolo. E forse Gesù il Messia
atteso? Gesù non dice nulla. Sa che nessuno è disposto ad accogliere un Messia che sarà torturato e crocifisso. E vuole che
gli uomini scoprano chi è lui un po' alla volta.
Al tempo dei Vangeli:
Dopo la morte di Gesù e l'annuncio della sua risurrezione, la questione "Chi è
Gesù?" un po' alla volta si chiarifica. I cristiani riconoscono in Gesù il Messia o Cristo. Sanno che non è stato il Messia
che molti attendevano: un re potente che caccia gli stranieri (i romani) e che ristabilisce l'antico regno di Davide. Pensare
così significa non pensare come Dio. Ma per molti la morte di Gesù in croce resta uno scandalo. Un Messia crocifisso?
Impensabile! Marco, allora, vuole mostrar loro che ci vuole del tempo per capire. Anche Pietro, il capo degli apostoli, non ha
capito subito e s'è fatto rimproverare da Gesù, che lo ha trattato come un satana (tentatore). Marco scrive per i cristiani di
Roma che hanno appena subito una terribile persecuzione. Alcuni sono stati dati in pasto alle belve nel circo, altri bruciata
vivi come torce per illuminare i giardini di Nerone. I sopravvissuti hanno perso amici, parenti, i loro beni e vivono
nell'angoscia. Si ritrovano senza fatica nelle parole di Gesù che Marco trasmette: "Se qualcuno vuol venire dietro a me...
prenda la sua croce".
Il testo Evangelico
Poi Gesù partì con i suoi discepoli verso i villaggi intorno a Cesarèa di Filippo; e per via interrogava i suoi discepoli
dicendo: "Chi dice la gente che io sia?". Ed essi gli risposero: "Giovanni il Battista, altri poi Elia e altri uno dei
profeti". Ma egli replicò: "E voi chi dite che io sia?". Pietro gli rispose: "Tu sei il Cristo". E impose loro
severamente di non parlare di lui a nessuno. E cominciò a insegnar loro che il Figlio dell'uomo doveva molto soffrire, ed
essere riprovato dagli anziani, dai sommi sacerdoti e dagli scribi, poi venire ucciso e, dopo tre giorni, risuscitare.
Gesù faceva questo discorso apertamente. Allora Pietro lo prese in disparte, e si mise a rimproverarlo. Ma egli, voltatosi
e guardando i discepoli, rimproverò Pietro e gli disse: "Lungi da me, satana! Perché tu non pensi secondo Dio, ma secondo gli
uomini". Convocata la folla insieme ai suoi discepoli, disse loro: "Se qualcuno vuol venire dietro di me rinneghi se stesso,
prenda la sua croce e mi segua.
(Vangelo secondo Marco, c.6, vv. 27-34.)
Per comprendere meglio il testo
l. Cerca nella cartina della Palestina Cesarea di Filippo
2. Quali sono i nomi che danno a Gesù:
- gli uomini?
- Pietro?
- Gesù stesso?
3. Cerca nel vocabolario il significato di questi nomi.
4. Per quale ragione pensi che Gesù proibisca a Pietro di dire agli altri che lui è il Messia?
Per vivere oggi
E TU
Credi in Gesù. La sua Parola ti fa vivere e ciò che fa ti apre la strada della vita. La sua risurrezione è una
porta sulla speranza. Se ti domandano "Chi è Gesù Parlaci di lui! ", che cosa dirai? Un uomo straordinario? Un pensatore dalle
splendide idee? Il liberatore degli uomini? Il Salvatore? Un eroe che compie gesta strabilianti? Il Figlio di Dio? Un fondatore
di religioni? Dio stesso che condivide la vita degli uomini? Un rivoluzionario che agisce nella società del suo tempo? Dio che
assume il volto di un uomo? Che cosa dirai? In chi metti la tua fiducia?
SEGUIRE GESU'
Per chi crede in Cristo, proseguire per la strada del Maestro non significa ripetere ciò che Gesù ha
detto e fatto ai suoi tempi. Significa vivere, in questa nostra epoca, in mezzo alle difficoltà e alle gioie di questo tempo,
lasciandoci ispirare dalla Buona novella di Gesù. E nel mondo di oggi che ci si deve impegnare, con la stessa passione
amorevole di Gesù, e considerare gli uomini con la sua stessa attenzione. "Camminare dietro a lui", infatti, non è trottare in
modo maldestro sulle sue tracce, come bambini, ma piuttosto andare avanti seguendo la sua stessa direzione con la stessa
fiducia in Dio lo stesso rispetto per gli uomini. Seguire Gesù è difficile: bisogna scegliere! E scegliere vuol dire rinunciare!
Non si può "seguire" il suo amore e restare nell'egoismo, non si può "seguire" il suo rispetto per gli uomini e le donne e
propagare il razzismo, non si può "seguire" la sua disponibilità ad accogliere tutti e dichiarare che gli uomini non sono
uguali, non si può "seguire " le sue beatitudini e restar seduti sulle proprie ricchezze! E difficile seguire Gesù. Ma è
possibile andare verso la luce, restando tranquillamente nelle proprie pantofole?
LA POTENZA
Uomini e donne ammirano tutto quello che è forte, brilla, glorioso, bello come nella pubblicità. Quelli
che compiono azioni grandiose, che sono pieni di ricchezza, che sono grandi dirigenti, attirano facilmente l'ammirazione delle
folle. Che fiducia strana quella che si fonda sulla potenza e sull'apparenza esteriore! Gesù sceglie un percorso diverso.
Frequenta i poveri, accoglie gli emarginati, passa attraverso la sofferenza e l'ignominia della croce: e lo fa per amore. Ecco
la sua potenza: niente lo ferma quando si tratta di donare la sua vita per amore!